Non è certo uno scoop affermare che le dichiarazioni di Ciancimino e quelle di Gaspare Spatuzza sembrino essere facce di una stessa medaglia.
Ed è una medaglia davvero poco tranquillizzante, sia che le affermazioni siano vere, sia che siano false.
Se sono vere, sarebbe davvero spaventoso lo scenario che potrebbe aprirsi nella vita politica italiana. Al confronto “ mani pulite” sarebbe una bricconata da ragazzini. Sarebbe la realizzazione di un progetto criminale senza precedenti: la mafia che, attraverso suoi fiancheggiatori, si impossessa dello stato con tutto ciò che questo significherebbe in termini di opere pubbliche, appalti, banche, industrie, mezzi di comunicazione di massa. Quale migliore occasione per riciclare il denaro sporco proveniente dai crimini di tutto il mondo, a cominciare da quello legato al traffico internazionale di stupefacenti che vede l'Italia, guarda caso, importante crocevia?
Ma anche se costoro mentissero e le loro esternazioni e denunce facessero parte di un piano ben orchestrato sarebbe preoccupante. Significherebbe infatti che, lungi dall'essere battuta, la mafia, come le brigate rosse negli anni 70, mira direttamente al cuore dello stato, cercando di realizzare una sorte di golpe strisciante, delegittimando un governo democraticamente insediato ed impedendogli di governare.
E' evidente che la Magistratura sia chiamata a svolgere un compito fondamentale ed è indispensabile che sia posta in grado di svolgere in autonomia ed autorevolezza il proprio compito per accertare la verità dei fatti, abbandonando scorciatoie miranti all' impunità o all' immunità.
Non basta infatti che Spatuzza e Ciancimino cerchino di convincere i magistrati e l'opinione pubblica della veridicità delle loro affermazioni, né che Berlusconi, Dell'Utri e tutti gli altri chiamati in causa neghino, portando come prova i risultati ottenuti dal Governo nella lotta alla criminalità organizzata.
Questo aspetto è del tutto ininfluente poiché utilizzabile in entrambi i sensi. La mafia avrebbe infatti deciso di portare l'attacco a Forza Italia e Berlusconi proprio perchè non avrebbero rispettato i patti.
Avevo scritto in un precedente post che spero che Spatuzza menta. La lista dei bugiardi comincia ad essere lunga e, su tutti, si allunga minacciosa l'ombra dell'”eroe” Vittorio Mangano.
1 commento:
Le coincidenze ormai sono tante e spesso documentate che è difficile non credere a quanto viene detto da Massimo Ciancimino.
Se ci si pensa bene è semplicemente "fuori del comune" che Berlusconi avesse un mafioso nelle sue scuderie. Mafioso che di stalle non sapeva niente.
Che significato poteva avere quella presenza? e poi definire pubblicamente Mangano un eroe, semplicemente perchè era stato omertoso, non aveva parlato è basilare. Significa proprio che, se avesse parlato, avrebbe danneggiato Berlusconi e Dell'Utri, se fossero state parole di elogio, i due compari, le avrebbero sollecitate.
Per questo sono convinta che da sempre, fin da quando era giovane imprenditore edile, Berlusconi, sia immanicato con quel potere e da quel potere abbia tratto la sua fortuna economica.
E' uno scandalo, ma prima o poi verrà a galla ed allora sapremo che, per oltre 20 anni,un mafioso ci ha governato, prendendoci per il sedere.
Ciao Marino.
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