Non amo il treno. Confesso che, per spostamenti brevi o medi, preferisco guidare, pur sapendo che il treno è spesso il mezzo più economico e sicuro e sicuramente il meno inquinante.
Ma forse dovrei ricredermi.
Stando all'AD di Trenitalia Moretti, infatti, il sistema ha retto nonostante il maltempo che in questi giorni ha colpito il nostro Paese.
Ha retto nonostante i profeti di sventura denunciassero cancellazioni, stazioni chiuse, ritardi abissali.
Ha retto in barba di chi afferma che le nostre infrastrutture sono vetuste e che, invece di avventurarsi in costruzioni di babelici ponti sugli stretti, sarebbe meglio concentrarsi di più sul loro ammodernamento. Ha retto nonostante negli altri Paesi le ferrovie abbiano avuto qualche problema tanto che le ferrovie francesi, udite udite, hanno chiesto scusa ai loro utenti spiegando dalle pagine dei giornali i motivi di queste difficoltà.
Ha retto nonostante i viaggiatori si ostinassero ad affollare le stazioni, sprovvisti di panini, maglioni, coperte ed acqua, e pretendendo di essere portati a casa loro.
Sono evidentemente pretese assurde in un paese civile come il nostro. Ma come nevica e i viaggiatori pretendono di essere trasportati?
Ma dove siamo.
Solo in paesi incivili ed arretrati culturalmente e tecnologicamente i treni viaggiano quando fa freddo.
Questi giorni ci hanno fatto uno splendido regalo di Natale: un comico che non conoscevamo.
Che cos'altro potrebbe essere, infatti, uno che afferma queste cose e che, davanti al disastro della Freccia Rossa, fiore all'occhiello di Trenitalia, tristemente ferma sui binari, se ne esce con la più esilarante battuta dell'anno: E' tutta colpa della neve.
Ma come era possibile prevedere che in Paese come il nostro, con una dorsale appenninica che lo percorre per tutta la sua interezza, con le montagne più alte d'Europa, in inverno potesse nevicare! Ma via, questo significa remare contro!
La vignetta è tratta da www.insertosatirico.com
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