lunedì 15 marzo 2010

Sarko no Sarko si


1er tour : intervention de Martine Aubry
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Chissà se i dirigenti del Partito Democratico avranno tratto qualche insegnamento dal risultato del primo turno delle elezioni regionali francesi che fanno presagire un'importante vittoria del Partito Socialista e della sinistra nel suo complesso.

Mentre i vari D'Alema si affannano a dire che bisogna saper parlare ai delusi del centro-destra seguendo lo stucchevole cliché secondo cui le ideologie sono morte, oltralpe i socialisti, insieme alle formazioni di sinistra, sventolando le loro bandiere e le loro parole d'ordine, si apprestano ad infliggere a Sarkozy una lezione tanto dura da far presagire, a breve, un profondo rimpasto nella compagine governativa e una virata decisa nella politica francese.

Quello che, alla nascita del Partito Democratico, era indicato da molti come un possibile leader del futuro partito democratico europeo, Francois Bayrou, è precipitato al di sotto della soglia critica del 5%, scomparendo, nei fatti, dalla scena politica francese e non solo, affondando il sogno di un “ grande centro” di rutelliana memoria.

Non si comprende perchè, di fronte alla evidente crisi di proposte e di governo di Berlusconi, il PD non trovi la capacità di rilanciare con l'orgoglio di essere brutalmente alternativi, come metodi, come parole d'ordine, come programmi, come etica. Non si capisce perchè si presenti agli elettori quasi con il cappello in mano, sostenendo che, in fondo, le cose che vogliono fare sono le stesse di Berlusconi, ma il centro sinistra le farebbe meglio.

Ma questa è vocazione alla sconfitta. Per vincere e battere Berlusconi occorre proporre cose diverse, rilanciare l'unità della sinistra, dichiararsi ” alternativi” e non “ sostitutivi” alla destra.

I francesi ci insegnano che per vincere contro la destra occorre essere sinistra. Sembra una stupidaggine, ma finchè il PD non lo capirà, saremo costretti a tenerci Berlusconi, i suoi conflitti d'interesse, i suoi attacchi a magistrati ed informazione, le sue bugie.



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3 commenti:

Vento largo ha detto...

bravo Marino, semplice chiaro convincente. Persino elementare: per battere la destra bisogna essere di sinistra.
Peccato che i grandi strateghi (si fa per dire) del PD questa musica proprio non la vogliano sentire.

Marino ha detto...

Grazie Giorgio. Mi sono sempre stupito della forza rivoluzionaria della ... banalità! :-) Ciao

speradisole ha detto...

Dalla Francia, in alcuni casi, sono arrivate anche da noi alcune novità. Chissà se questa nuova ventata o voglia di sinistra arriva un po' anche da noi. Spero che le Alpi (di cui sei un estimatore) non siano troppo alte e non fermino tutto.
Ma, nonostante tutto sono ottimista. Forse perchè mi sono imposta di ascoltare solo le voci che mi piacciono ed allora non mi accorgo di che cosa succede dall'altra parte, ma ho l'impressione che il vento cambi e presto.
Ciao Marino, un saluto.