Vorrei ringraziare il Presidente Napolitano.
Lo vorrei ringraziare perché, nonostante le indubbie pressioni che avrà dubito subire, non si è lasciato, come sua natura, intimidire dichiarando irricevibile il decreto sul federalismo.
Il tentativo messo in atto dal governo è evidente: sentendosi forte per il voto favorevole sulla richiesta di rinvio alla Procura di Milano del dossier “Ruby”, ha cercato il doppio risultato: forzare il Presidente a promulgare un decreto palesemente incostituzionale, se non nel merito, sicuramente nel metodo e espropriare completamente il Parlamento dalle sue prerogative.
Un vero e proprio golpe, insomma, chiarendo, una volta per tutte che, se proprio non siamo sotto una dittatura vera e propria, il tentativo di realizzarla è evidente e, fortunatamente ed almeno per il momento, scongiurata.
L’attacco violento alla Magistratura, il tentativo di mettere il bavaglio alla stampa libera, lasciando ampio spazio a quella vicina al regime, utilizzare i seggi negli organismi democratici per “accogliere” signorine compiacenti, spaziare con telefonate deliranti ed offensive nei programmi televisivi, sono tutti aspetti di una convinzione profonda di essere al di sopra ed al di fuori di ogni regola di convivenza civile che porta a considerare la cosa pubblica come privata ed ogni manifestazione di dissenso come un attacco alla “divinità”.
Una personalità disturbata insomma, come già evidenziò a suo tempo la ex moglie, che si circonda di servi sciocchi proni ed adoranti e di bamboline compiacenti che solleticano la sua virilità facendolo sentire immortale.
Ma tutto ciò non è tipico di tutte le dittature e dittatori del mondo e della storia?
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1 commento:
Anch'io lo ringrazio, caro Marino, perché ormai è rimasto l'ultimo baluardo a difesa della nostra Costituzione e dell'onore assai compromesso della nostra nazione, infangata da un primo ministro indegno e dalla sua corte di servi sciocchi o comprati. Per quanto ancora dovremo aspettare la fine di questo incubo? Se avevamo dei peccati da espiare, a me pare di averli espiati tutti. O ne è rimasto qualcuno? E il cardinal Bagnasco non ha più niente da dire? E Sua Santità perché tace? Non vuole interferire con gli "affari" dello Stato italiano? Allora talvolta vige la separazione tra Sto e Chiesa e talaltra no? Come si spiega? Mistero. Un desolato saluto.
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