Peccato che "il miglior premier della storia repubblicana" abbia messo insieme una squadra di governo così scalcinata.
Dagli insulti di Brunetta al razzismo di Maroni, dagli sproloqui di Bossi ai tentativi raffazzonati di Tremonti di arginare la crisi, dal livore di Sacconi all'inutilità (per non dire peggio) di Prestigiacomo (l'avete mai visto un ministro dell'ambiente dare parere favorevole all'ampliamento di una centrale a carbone, anche contro i pareri degli enti locali?), è tutto un fiorire di "perle" che meriterebbero una riflessione.
Ma oggi voglio dire la mia sul ministro dell'istruzione Maria Stella Gelmini, non tanto per la assurda riforma della scuola (che ha l'unico merito di mettere d'accordo tutti, insegnanti, personale Ata, studenti, genitori che si ritrovano praticamente ogni giorno in piazze che non si vedevano così partecipate da molti anni), quanto per due dichiarazioni che più di altre hanno suscitato la mia perplessità, mentre mi pare che le forze politiche, anche di opposizione, vi abbiano glissato sopra.
La prima: l'insegnamento della religione cattolica deve avere la stessa dignità delle altre materie. Solo una domanda: perché?
Per quale motivo uno stato laico deve "decidere" qual è la religione vera, tanto da doverla insegnare nelle scuole, al pari dell'italiano, della storia, della matematica?
Perché un delegato della Curia che potrebbe anche non avere alcun titolo professionale deve avere il diritto di decidere sul futuro scolastico (e quindi sulla via futura) dei nostri ragazzi?
E quelli che si riferiscono ad altre confessioni? Mussulmani, Ebrei, Protestanti? E quelli che non ritengono di avvalersi dell'insegnamento della religione a scuola? Non è questo un diritto violato? Una discriminazione?
Che ne pensa il Ministro delle Pari Opportunità (altro pregevole esempio dell'adeguatezza della squadra di governo)?
Ma, ahimè, che ne pensano Franceschini e Bersani, così impegnati oggi a litigare sul futuro del partito democratico?
Che differenza esiste tra la nostra scuola pubblica e quella iraniana o talebana? Solo una, mi pare. La nostra è più ipocrita, visto che sostiene di essere "laica".
Ma il Ministro Gelmini non si è limitata a questa esternazione. A proposito delle proteste che stanno caratterizzando questo avvio di anno scolastico, ha condannato gli insegnanti che fanno politica.
Eppure quello di far politica ed avere delle opinioni mi pare un diritto costituzionalmente protetto, anche quando le convinzioni espresse non sono in linea con quelle del Ministro. Chissà perché sono convinto che il Ministro non avrebbe fatto questa improvvida uscita se gli insegnanti, anziché protestare, si fossero dichiarati d'accordo con lei.
Insomma, Ministro, oltre che bocciarla in italiano per le ormai famose "egìde" e "i carceri minorili", mi corre l'obbligo di comunicarle una grave insufficienza anche in politica.
1 commento:
Al seguente link potrete vedere il servizio dal titolo "Roma Tre discute sul DDL Gelmini"
http://www.uniroma.tv/?id_video=15601
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