lunedì 12 maggio 2008

Il Metodo, il Merito

C'è una divertente(!) abitudine nel nostro Paese. Ogniqualvolta si diffonde una notizia scomoda per i Potenti di turno, se ne crea un'altra per accusare chi ha diffuso la prima, attaccandolo sul "metodo".
Così se si pubblica una intercettazione telefonica, il problema è la privacy violata, al di là di ciò che svela la telefonata; se si pubblicano i verbali di un interrogatorio, sul banco degli accusati finisce il giudice che ha violato il segreto o il giornalista che ha pubblicato la notizia, mettendo in secondo piano le notizie di reato contenute nell'interrogatorio.
Il capolavoro lo abbiamo visto sabato scorso: il giornalista Marco Travaglio, alla trasmissione di Fazio, accusa Schifani di avere un passato di vicinanza con alcuni mafiosi, citando il suo ultimo libro "Se li conosci li eviti".
Apriti cielo! Persino la Finocchiaro non ha perso tempo per condannare l'uso scorretto della televisione. Alti rimbrotti si sono alzati a difesa di Schifani che udite udite, non aveva la possibilità di replica (se così fosse per tutte le notizie le trasmissioni giornalistiche non esisterebbero più). Nessuno, ma proprio nessuno, ha però sostenuto che le dichiarazioni di Travaglio fossero false.
Appunto il metodo, prima del merito.
Il metodo per far dimenticare il merito.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sai com'è i libri li leggono in pochini, ma in moltissimi guardano la tv per cui certe cose si scrivono,ma non si dicono....by anna