Il testo di una canzone che volesse descrivere l’Italia di oggi sarebbe più o meno allarmante di quello di Lucio Dalla?
Certamente avremmo anche noi i sacchi di sabbia davanti alle finestre, visto lo stato di emergenza nazionale proclamato dal Governo contro l’immigrazione clandestina e l’uso dei soldati a tutela dell’ordine pubblico.
Il mio professore di lettere delle superiori raccontava spesso che Churchill, durante i bombardamenti tedeschi con le V2, aveva fatto risalire il Tamigi da due vecchie cannoniere che, assolutamente inutili contro i missili nazisti, mostravano però alla terrorizzata popolazione londinese che il Governo stava prendendo provvedimenti.
Non ho mai approfondito la veridicità dell’aneddoto, ma mi pare si attagli ottimamente all’attività di Berlusconi. Annunci di mirabolanti interventi che, però, sono i classici pannicelli caldi, mentre i drammi si consumano, disumani, uno dopo l’altro davanti alle nostre coste, e gli sbarchi continuano numerosi e inarrestabili.
Stato di emergenza nazionale? E che significa? Saremo chiamati a donare le fedi nuziali allo Stato? Saremo richiamati alle armi contro l’odioso e odiato nemico? Sarà imposto quanto prima il coprifuoco con l’obbligo di passare le serate a vedere il fedele Fede (un nome, un destino!) che ci illustra il luminoso futuro che attende la Patria sotto la “SUA” illuminata guida?
E lo schieramento dell’esercito? Ma non sarebbe stato meglio non tagliare i fondi a Polizia e Carabinieri che non possono neppure comprare la benzina per le autopattuglie?
Per non parlare dei temi economici: ricordate le mirabolanti promesse di salvataggio dell’Alitalia, sotto elezioni, che disegnavano ancora una volta Berlusconi come salvatore della Patria?
Ecco il risultato: oltre cinquemila esuberi, il lancio di una newco e la creazione di una bad company destinata al fallimento, che, al di là delle mirabolanti parole inglesi, significa semplicemente un regalo a Tatò e l’offerta su un piatto d’argento di attività, rotte, passeggeri ai soliti noti del capitalismo italiano e, per il resto, l’italico “paga Pantalone”, cioè i cittadini che, magari, mai hanno preso un aereo in vita loro. Ma non sarebbe stato enormemente più conveniente per l’Italia, i lavoratori, i contribuenti non ostacolare il progetto Air France?
Ma, ahimè, è sui grandi temi etici che bisogna preoccuparsi e prepararsi al peggio.
Non mi stupisco, infatti, della presa di posizione della destra sulla sentenza della Cassazione sul caso di Eluana, la ragazza in come da ormai sedici anni. Anche questo può essere letto come un tentativo di condizionare la Magistratura, ma mi stupisco, anzi no, mi preoccupo, di più, mi indigno per la presa di posizione del PD, anzi l’assenza di posizione del PD!
Ma come si fa, su un tema così delicato, a non essere capaci di prendere una decisione, anche a rischio di spaccarsi!
Come può un partito che vuole essere di massa ad essere così ipocrita su questioni di tale portata.
E se domani al o alla benpensante di turno venisse in mente, che ne so, una moratoria sulla 194, il PD che fa, un seminario sulla coltivazione dei mitili nel golfo della Spezia?
Credo che un popolo abbia il diritto sacrosanto di sapere come la pensa chi pretende di rappresentarlo in Parlamento su etica e laicità e nessuno sconto è possibile.
Da questo punto di vista è più coerente e chiara la posizione del PDL. Non la condivido, ma è più chiara.
Ahimè, si sente sempre di più la mancanza di una forza riformista e laica, e mai come oggi sento che il nome che ho voluto dare a questo mio blog sia attuale.
Se di socialismo e comunismo, per motivi diversi, non si può più parlare nel nostro paese, dobbiamo comunque rivendicare che vengano coniugate politiche sociali e diritti individuali, meriti e bisogni, diritti e doveri, sicurezza e dignità delle persone, laicità e tutela di tutte le convinzioni etiche, culturali, religiose.
E’ possibile, altri l’hanno fatto e lo stanno facendo, il laburismo è presente e praticato in varie nazioni, vicine e lontane da noi, partiti laburisti governano, altri sono all’opposizione com’è giusto che sia nelle democrazie. Ma i nostri Partiti, la nostra classe politica non ne sono capaci, non sanno o non vogliono.
Spero che Lucio Dalla non se l’avrà a male se ho usato il titolo di una sua celebre canzone per questo post, ma vorrei che tutti fossimo impegnati per poter vivere in un Paese dove anche i preti potessero sposarsi, ma, soprattutto, dove anche i muti, quelli senza audience, senza potere, senza strutture potessero parlare.
Potere Operaio n.1 (1969)
1 giorno fa